Bilico – Viale delle Medaglie d’Oro (Parco del Castello) L’Aquila 04-09-2022
Jacopo Fagioli (tromba), Nico Tangherlini (pianoforte)
Andrea Molinari 51 – Viale delle Medaglie d’Oro (Parco del Castello) L’Aquila 04-09-2022
Andrea Molinari (chitarra), Alessandro Presti (tromba), Enrico Zanisi (pianoforte), Francesco Ponticelli (contrabbasso), Enrico Morello (batteria)
Premiazione Premi Apoxiomenos 18-09-2022
PROSSIMAMENTE ONLINE
Ascanio Celestini e ALMA.animatori- Teatro Sperimentale Pesaro 29-09-2022
Ascanio Celestini al Teatro Sperimentale di Pesaro, ospite di ALMA, presenta per la prima volta “Cosa ci mettiamo in quel vuoto?”, il libro nato in collaborazione con Alma (Associazione Libera Marchigiana Animatori) e illustrato da dieci disegnatori dell’associazione.
Francesco Gesualdi Chiesa Dell’Annunziata Pesaro 29-09-2022
Francesco Gesualdi guida il pubblico in un viaggio nella fisarmonica del passato e del presente con un programma in cui vengono magistralmente rappresentate le composizioni e l’arte dei grandi Girolamo Frescobaldi e Carlo Gesualdo, accostati, per una certa analogia da scoprire, alle composizioni di autori della musica d’oggi (Mauro Montalbetti, Howard Skempton, Laurence Crane, Antonio Agostini). Ad impreziosire il tutto, in programma anche la prima esecuzione assoluta di Sand, brano del 2022 del compositore pesarese Danilo Comitini, commissionato dall’Ente Concerti di Pesaro proprio per la nuova edizione di Musica Inaudita.
LA FISARMONICA VERDE – Teatro Comunale di Cagli 12/02/2022
con Andrea Satta dei Têtes de Bois accompagnato da Angelo Pelini
Un racconto della II Guerra mondiale attraverso il recupero del rapporto tra un padre che, internato in Germania, scampò alla strage del campo di concentramento di Lengenfeld, e il figlio, Andrea, che cerca di ricostruirne i momenti salienti della vita.
IL SILENZIO GRANDE – Teatro Sperimentale Pesaro 22-04-2022
una commedia di Maurizio De Giovanni
uno spettacolo di Alessandro Gassmann
con Massimiliano Gallo, Stefania Rocca, Pina Giarmanà, Paola Senatore, Jacopo Sorbini
regista assistente Emanuele Maria Basso
scene Gianluca Amodio
costumi Mariano Tufano
light designer Marco Palmieri
suono Paolo Cillerai
elaborazioni video Marco Schiavoni
musiche originali Pivio & Aldo De Scalzi
produzione Diana OR.I.S.
Alessandro Gassmann: “L’incontro con Maurizio De Giovanni è stato nella mia carriera recente, portatore di novità importanti e di progetti che mi hanno appassionato. In Qualcuno volo sul nido del cuculo l’adattamento di Maurizio mi ha permesso di portare quella storia che trasuda umanità. Ho poi approfondito la mia conoscenza delle umanità raccontate da De Giovanni, interpretando l’ispettore Lojacono nella fortunatissima serie televisiva, giunta alla seconda stagione, I bastardi di Pizzofalcone. Quando in una pausa a pranzo con Maurizio parlammo de Il silenzio grande vidi l’idea nascere lì in pochi minuti. Ebbi subito la sensazione che, nelle sue mani, un tema importante come quello dei rapporti familiari, del tempo che scorre, del luogo dove le nostre vite scorrono e mutano negli anni, ovvero la casa, avrebbe avuto una evoluzione emozionante e sorprendente. Immagino uno spettacolo dove le verità che i protagonisti si dicono, a volte si urlano o si sussurrano, possano farvi riconoscere, dove, come sempre accade anche nei momenti più drammatici, possano esplodere risate, divertimento, insomma la vita. Questa è una delle funzioni che il teatro può avere, quella di raccontarci come siamo, potremmo essere o anche quello che saremmo potuti essere. Questa storia ha poi al suo interno grandissime sorprese, misteri che solo un grande scrittore di gialli come Maurizio De Giovanni avrebbe saputo maneggiare con questa abilità e che la rendono davvero un piccolo classico contemporaneo. Per rendere al meglio, il teatro necessita di attori che aderiscano in modo moderno ai personaggi e penso che Massimiliano Gallo, con il quale ho condiviso set e avventure cinematografiche, sia oggi uno degli attori italiani più efficaci e completi. Sarà per me una grande gioia dirigerlo in un personaggio per lui ideale. Questo facciamo a teatro, o almeno ci sforziamo di fare, cerchiamo disperatamente la verità, e confidiamo nella vostra voglia di crederci.”
Il malato immaginario – Pesaro Teatro Sperimentale 03-05-2022
Il teatro come finzione, come strumento per dissimulare la realtà, fa il paio con l’idea di Argante di servirsi della malattia per non affrontare “i dardi dell’atroce fortuna”. Il malato immaginario ha più paura di vivere che di morire, e il suo rifugiarsi nella malattia non è nient’altro che una fuga dai problemi, dalle prove che un’esistenza ti mette davanti. La tradizione, commettendo forse una forzatura, ha accomunato la malattia con la vecchiaia, identificando di conseguenza il ruolo del malato con un attore anziano o addirittura vecchio, ma Molière lo scrive per se stesso quindi per un uomo sui 50 anni, proprio per queste ragioni un grande attore dell’età di Emilio Solfrizzi potrà restituire al testo un aspetto importantissimo e certe volte dimenticato. Il rifiuto della propria esistenza. La comicità di cui è intriso il capolavoro di Molière viene così esaltata dall’esplosione di vita che si fa tutt’intorno ad Argante e la sua continua fuga attraverso rimedi e cure di medici improbabili crea situazioni esilaranti. Una comicità che si avvicina al teatro dell’assurdo. Molière, come tutti i giganti, con geniale intuizione anticipa modalità drammaturgiche che solo nel ‘900 vedranno la luce. Si ride, tanto, ma come sempre l’uomo ride del dramma altrui.
Marco Pacassoni Trio – Teatro Comunale Cagli 18-03-2022
In occasione dei 100 anni dall’invenzione del vibrafono
Marco Pacassoni, vibrafono, marimba
Lorenzo De Angelis, basso elettrico
Special Guest Horacio El Negro Hernandez, batteria
Dopo i successi dei concerti tenuti in Cina, Giappone e Stati Uniti, continua con sempre maggiore vigore l’attività internazionale del vibrafonista, percussionista e compositore Marco Pacassoni. Quello di Marco è un percorso musicale che negli anni si è concretizzato in importanti e prestigiose collaborazioni e con la realizzazione di tre album di composizioni originali “Finally”, “Happiness”, “Grazie”, e un riuscitissimo omaggio alla musica di Frank Zappa e Ruth Underwood intitolato “Frank & Ruth”.
Nell’anniversario della nascita del vibrafono, Marco Pacassoni decide di omaggiare lo strumento compagno di una vita, rendendolo protagonista assoluto del palcoscenico.
Un concerto composto di brani originali uniti a una selezione dei più significativi pezzi di Chick Corea, Dizzy Gillespie e Frank Zappa in un mix di stili dal jazz alla fusion, dallo swing al latin. Sul palco con lui, il bassista Lorenzo De Angeli e un ospite d’eccezione alla batteria, Horacio “El Negro” Hernandez, uno dei più grandi esponenti mondiali del latin-jazz. Horacio ha suonato con Carlos Santana, Tito Puente, Michel Camilo, Michael Brecker, Dizzy Gillespie, Zucchero. E’ anche vincitore di 2 Grammy Award e “Drummer of the year” 1997 per la rivista Modern Drummer.
Marter – Chiesa dell’Annunziata Pesaro 28-01-2022
Leonardo Panni, in arte “Marter”, è un musicista pesarese. Ultimo di una lunga generazione di musicisti, studia dal 2009 Fisarmonica Classica presso il Conservatorio G. Rossini di Pesaro. Contemporaneamente ai suoi studi classici si dedica con curiosità sempre crescente a produzioni ambient, hip- hop, lo-fi, indie, fino alla composizione di sigle radiofoniche, colonne sonore per cortometraggi e documentari. Si appassiona fin da subito alla composizione minimalista e alle tecniche di registrazione sonora, dal field recording ai nastri magnetici. Interessato anche alla riscoperta dei mezzi di riproduzione sonora dell’avanguardia della musica elettronica, ricerca costantemente i macchinari originali dell’epoca per poter poi riprodurre fedelmente le sonorità e gli effetti tipici di suo interesse. Riesce così a utilizzare tecniche d’esecuzione peculiari di quel periodo, ricercandone il difetto sonoro e le caratteristiche sonorità. Favorendo sempre una scrupolosa e quasi ossessiva ricerca timbrica, riesce ad associare ed amalgamare le classiche acustiche dell’ultimo secolo con quelle delle contemporanee strumentazioni elettroniche, creando così armoniosi ma complessi paesaggi sonori.