SIROM – Chiesa dell’Annunziata Pesaro 13-04-2024
Iztok Koren, Samo Kutin e Ana Kravanj suonano un folk “immaginario” e “proveniente da un universo parallelo” come amano dire loro stessi, o un “folk che sembra folk ma non lo è”, come ha scritto qualcun altro. D’altronde è già detto tutto nel loro nome. In sloveno širom significa “andare lontano” e “dappertutto” e questa ampiezza semantica rende bene l’idea di una musica in movimento, capace di cogliere e intrecciare modi e influenze eterogenee, riportando la molteplicità a sintesi. Nel repertorio del trio trova espressione un corpo sonoro vastissimo che non solo attinge alla tradizione (viola, ocarina, mizmar, ribab, daf, balafon, guembri, banjo, ghironda, liuto, tambura brac, carillon) ma si avvale anche di oggetti autocostruiti. A dispetto di tale ricchezza strumentale, il sound rimane minimalista e ha un che di sciamanico, muovendosi nella dialettica tra oscurità e luce, mistero e rivelazione. Le loro performance sono magnetiche e coinvolgono gli ascoltatori in un’esperienza rituale, potente e immersiva.